Gli alunni del Liceo Scientifico dell’Istituto “Maria Immacolata” di San Giovanni Rotondo organizzano un incontro con il quartiere e per presentare anche un questionario.
Continuano le attività di partecipazione e condivisione del progetto RE.SP.I.R.O (Recupero Spazi Inclusivi, di Resilienza e Ospitalità), che riguarderà il recupero e la valorizzazione di un importante spazio verde residuale della periferia di San Giovanni Rotondo, attiguo al Centro Polivalente “Emma Francavilla”. Dopo la Concessione definitiva del Comune, sull’ area di 4.000 metri quadrati potranno iniziare i primi interventi finanziati per un totale di 48 mila euro (Regione e Comune). Intanto procede l’approccio e il metodo della co-progettazione anche con le scuole coinvolte nel progetto, e con gli studenti della classe 5A del liceo scientifico dell’Istituto Liceo statale Maria Immacolata, accompagnati dal docente Corrado Grifa. In occasione della Festa dell’Albero é stato organizzato, per sabato 25 novembre, un incontro con ospiti e i residenti del quartiere, piantando, come “prima pietra” un mandorlo.
L’appuntamento è alle ore 11:00 presso il Centro Sociale “Emma Francavilla”, durante l’incontro sarà possibile discutere del progetto, le finalità e le idee da raccogliere con il questionario, al fine di disegnare lo spazio e l’area assegnata, il questionario è stato realizzato dai ragazzi del liceo. L’indagine é a diposizione dei cittadini che potranno contribuire con le loro idee e suggerimenti anche online (questionario).
«Come abbiamo sempre sostenuto il progetto ha senso se diventa espressione della comunità, di tutta la comunità e ci fa immensamente piacere il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole – fa sapere il responsabile scientifico del progetto per il circolo Legambiente, capofila di RE.SP.I.R.O.- l’incontro di sabato è importante per continuare in modo virtuoso il confronto con i cittadini del quartiere, raccogliere preziosi contributi per poi avviarci alla realizzazione di quanto sarà possibile con le risorse disponibili del progetto».